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martedì 24 gennaio 2012

La Rivoluzione dei Cocktail.

C'era una volta una birreria, la birreria Italia.
Il gestore, Italo, era amico di tutti in paese. Tra un cocktail è l'altro, i clienti al bancone finivano per raccontare i loro problemi a Italo, che li ascoltava con attenzione ed interessamento.


Una sera come le altre, Tizio, uno dei migliori clienti dell'Italia, confidò a Italo di avere grandi aspirazioni per la propria attività lavorativa, ma per mettere in atto i propri intenti avrebbe avuto la necessità di conoscere qualcuno dell'Amministrazione, e lui non conosceva nessuno.

"Non è un problema", gli disse Italo, "L'Ing./Dott./Rag./Avv./Etc. Caio è mio cliente abituale. Se vuoi, vi metto in contatto. Se ti raccomando io, vedrai che non ci saranno problemi!".
Ed è così che una sera Tizio e
L'Ing./Dott./Rag./Avv./Etc. Caio si incontrarono, parlarono, e cominciarono a collaborare.

Tizio, per ringraziare Italo, prese l'abitudine di pagare i cocktail il doppio di quello che costavano, tanto ormai aveva avviato la propria attività e poteva permettersi tutto quello che voleva.

Italo, per contro, poteva permettersi non solo di fare pagare meno i cocktail a
ll'Ing./Dott./Rag./Avv./Etc. Caio, ma addirittura di non farglieli pagare affatto. E l'Ing./Dott./Rag./Avv./Etc. Caio prese a frequentare la Birreria Italia in ogni minuto di tempo libero, trascurando la famiglia.

Si era sparsa la voce che nella Birreria di Italo, oltre a gustare ottimi cocktail accompagnati da ottima musica, si potevano intrattenere rapporti proficui. In poco tempo, la Birreria Italia divenne il luogo più frequentato del paese.


Un triste giorno, Tizio ebbe un malore e morì. Al funerale erano presenti tutti, autorità comprese.
L'azienda di famiglia passò ai figli di Tizio, ovvero PierTizio e Tizia Jr., detta Coop.

PierTizio e la sorella Coop non avevano mai prima di allora frequentato l'Italia, ed una sera, per onorare il giuramento fatto al padre morente, si recarono insieme alla birreria. Grandiosa fu l'accoglienza di Italo, che offrì loro cocktail gratis tutta la sera e li presentò a tutti gli altri clienti. PierTizio e la sorella Coop presero a frequentare assiduamente l'Italia, attirati prima dai cokctail gratis, poi dall'ottima compagnia. Diventarono amiconi dell
'Ing./Dott./Rag./Avv./Etc. Caio, del Maresciallo Sempronio, della Contessa Marina Ricca Ricchissima, del Vescovo e di tantissimi altri clienti abituali.


Un brutto giorno, però, Italo si accorse che la Birreria Italia aveva problemi di bilancio. Grossi problemi di bilancio. L'Associazione Europea Birrerie aveva fatto un controllo ai suoi conti, scoprendo che a furia di offrire cocktail ai vari PierTizi e sorelle Coop, rischiava il fallimento. E questo, nonostante Italo percepisse mance assai cospicue che, tuttavia, intascava personalmente senza lasciare alcuna traccia nella contabilità dell'Italia.

L'Associazione Europea Birrerie impose a Italo di mettere a posto i conti dell'Italia, a costo di dover vendere la sua Porsche, la Lamborghini e le diciotto Ville.

Italo si vide sul lastrico, e allora prese la ferale decisione. "cari amici", annunciò una sera all'Italia intera, "io lascio. Per il bene dell'Italia, della mia famiglia, e del paese intero. Lascio, e cedo l'Italia ad un Curatore, il Dott. A. Bocconi, che gestirà questo locale al meglio. Io mi ritiro, mesto, nella mia Villa alle Antille. Adieu!".


Il Dott. A. Bocconi, sobrio, elegante, serio, prese in gestione l'Italia con grande soddisfazione, sotto gli occhi vigili dell'Assoociazione Europea Birrerie.

PierTizio, pertanto, decise di andare alla birreria per rendere omaggio al nuovo gestore e, grande sorpresa, non solo dovette pagare tutti i cocktail che ordinò, ma addirittura pagò un sovrapprezzo, a causa dei buchi di bilancio lasciati da Italo. E, cosa ancor più preoccupante, niente musica nel locale (per risparmiare), e niente accoglienza speciale. D'ora in avanti, all'Italia, ogni cliente era uguale ad ogni altro, e avrebbe dovuto pagare regolarmente.

Eh no, si disse PierTizio, così non va bene. Ne parlò con la sorella Coop, che fu d'accordo con lui ed anzi, propose di organizzarsi per fare tornare le cose come prima.

"Innanzitutto, bisognerà diminuire lo stipendio ai nostri dipendenti. Come faremo a permetterci i nostri amati cocktail, ora che li dobbiamo pagare?", dissero in coro PierTizio e la sorella Coop.
L'Ing./Dott./Rag./Avv./Etc. Caio licenziò tutti i praticanti del suo studio, così da garantirsi cocktail a prezzo raddoppiato per almeno due mesi.

E il Maresciallo Sempronio? Beh, dovette privarsi di numerosi computer in caserma per rivenderli, perchè lui al suo cocktail settimanale non voleva proprio rinunciare. Che figura avrebbe fatto con L'Ing./Dott./Rag./Avv./Etc. Caio?

La Contessa Marina Ricca Ricchissima, da parte sua, licenziò tutti i filippini in regola nelle sue Ville (cioè due, nel senso dei Filippini in regola, non delle Ville), e li riassunse in nero pagandoli la metà. A lei dei cocktail non fregava niente, era astemia. Ma era una questione di principio.

Il Vescovo, dal canto suo, non aveva problemi. Liquidità ne aveva in grande quantità, ne poteva disporre a proprio piacimento e, in più, poteva usufruire delle donazioni dei fedeli.


In poco tempo, però, tutta la gente che abitualmente non frequentava l'Italia perchè impegnata a lavorare e ad accudire la propria famiglia si incazzò. Letteralmente.Per colpa del Dott. A. Bocconi che aveva alzato i prezzi dei cocktail, loro non riuscivano ad arrivare a fine mese, perchè i propri datori di lavoro non riuscivano più a pagare loro lo stipendio e contemporaneamente pagarsi i cocktail!
Perciò, decisero di fare una grande manifestazione, e bloccarono il paese con i forconi.

Così, adesso, erano sicuri di non arrivare a fine mese, ma chi se ne importa: l'importante era lanciare un segnale.

I clienti dell'Italia, commossi dal gesto eroico dei cittadini, decisero di farsi portavoce del loro malessere presso il Dott. A. Bocconi, e nominarono loro portavoce il sig. Lombardo.


Il motto dei manifestanti? "Fare la rivoluzionare per far tornare tutto come prima".


La tattica di Lombardo? "Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare".


Come andrà a finire questa avvincente storia?

Il Sig. Lombardo riuscirà a convincere il Dott. A Bocconi a fare retromarcia?

E Italo? Che fine ha fatto? In fondo, è un po' anche colpa sua se il Dott. A. Bocconi ha alzato i prezzi per tutti!

E i NonClienti dell'Italia, come si comporteranno?

Tutte le risposte a questi meravigliosi dubbi verranno (forse) date alla prossima puntata.

Per ora, una piccola anticipazione: Pare che i manifestanti, per ingannare l'attesa, abbiano indetto una gara di imitazioni animali, e che ora abbiano avuto la meglio coloro che hanno deciso di imitare il verso della pecora. Secondi in classifica, i muli da soma. Terzi, ma in icognito, i cani. Cambierà la classifica?


Alla prossima fantasmagorica puntata.


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